Perché la calligrafia e scrittura a mano nell’era digitale?
Perché coltivare calligrafia e scrittura a mano (o, in generale, abilità manuali) nell’era digitale? Ormai chi userà mai più penna, inchiostro e calamaio, quando abbiamo PC, smartphone e app che fanno tutto per noi?
Beh, proprio per questo.
Mi spiego. La rivoluzione digitale è stata ed è un evento epocale che ha radicalmente trasformato il nostro stile di vita.
Negarlo o cercare di sminuirne la portata è controproducente, oltre che palesemente stupido. Non cerchiamo di fare questo.
Tuttavia, anche nell’era digitale, la creatività e la manualità sono attività indispensabili, senza le quali lo sviluppo intellettuale e personale rischia di subire ritardi o di essere inevitabilmente compromesso. Questo non perché lo dico io, ma perché è stato ampiamente dimostrato, da numerosi studi e ricerche, anche scientifiche. Ad esempio, uno studio norvegese, condotto dalla prof.ssa Audrey van der Meer e dalla sua équipe. Lei, Professoressa dell’Università Norvegese della Scienza e della Tecnologia (https://www.ntnu.edu/), dopo una ricerca datata 2020 e condotta su un campione di giovani e adulti conclude che:
“L’uso di carta e penna dà al cervello più ‘ganci’ su cui appendere i tuoi ricordi. Scrivere a mano crea molta più attività nelle parti senso-motorie del cervello… molti sensi vengono attivati premendo la penna sulla carta, guardando le lettere che scrivi e ascoltando il suono che fai mentre scrivi. Queste esperienze sensoriali creano un contatto tra le diverse parti del cervello e lo aprono all’apprendimento“.
Di seguito il link alla pagina dell’articolo in inglese e in italiano. Mentre da qui si potrà scaricare l’articolo in PDF.
Questa ricerca si aggiunge a un crescente corpo di prove e ricerche basate sulle neuroscienze, che riguardano proprio l’importanza di imparare a scrivere a mano.